L’Amministrazione comunale di Vodo di Cadore metterà a disposizione 81mila euro ricevuti dal governo e don Gianni il progetto di recupero già autorizzato ma mai partito perchè costoso. «Il contributo», precisa il sindaco Domenico Belfi, «prevede che i lavori in oggetto vengano appaltati entro il 15 maggio. Abbiamo così deciso di investire il denaro per sistemare il campanile della chiesa di Vinigo, che è del Comune, e che versa in pessime condizioni con continui distacchi. L’area nei pressi del campanile è interdetta in quanto cadono calcinacci e si creano spesso delle situazioni di pericolo. Abbiamo predisposto un’operazione di sinergia notevole con la Parrocchia». La chiesa di San Giovanni Battista dal 1929 risulta inserita negli elenchi dei monumenti nazionali. Il suo atto di nascita è datato 25 giugno 1493. Consacrata nel 1515, la chiesa è stata poi ampliata con una nuova navata agli inizi del 1700 e riconsacrata nel 1737. All’interno si conservano tre pale d’altare: quella dell’altare maggiore è attribuita a Francesco Vecellio, Madonna con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Giovanni evangelista (1548); le pale degli altari laterali sono di Tommaso Vecellio, Madonna con Bambino tra i santi Antonio abate e Margherita (1618), e del pittore e intagliatore carnico Osvaldo Gortanutti, Madonna della Cintura e i santi Giuseppe, Agostino, Giacomo, Monica e Valentino (1670). La decorazione interna ad affresco è più recente (1934) ed è opera del pittore veneziano Carlo Alberto Zorzi. Una chiesa molto affascinante che con il soffitto dipinto con le tonalità del blu cattura l’attenzione del visitatore. Un monumento storico che la Parrocchia aveva intenzione di riqualificare, tanto che anni fa aveva commissionato un progetto per il restauro sia della chiesa e sia appunto del campanile. «La Parrocchia non aveva però i fondi per procedere con le opere», spiega Belfi, «e, parlando con il parroco don Gianni Rech, abbiamo proposto di intervenire sulla torre campanaria che è del Comune. La Parrocchia ci ha dato gratuitamente il progetto che ha già le approvazioni della Sovrintendenza e di tutti gli Enti coinvolti. Ora gli uffici hanno aperto la gara di affidamento diretto per individuare la ditta specializzata in restauri conservativi. Dopo gli ultimi passaggi burocratici, i lavori inizieranno entro il 15 maggio. In questo modo non perderemo il contributo del Governo e andremo a sistemare uno dei patrimoni culturali del nostro paese. I lavori di restauro, conclude Belfi, «termineranno per la fine di settembre. Con questa operazione il campanile tornerà all’antico splendore e toglieremo le transenne così da consentire il passaggio in sicurezza».
16 APRILE 2021